Non bastavano i privati, ora ci si mettono pure gli enti pubblici a far fare ai portieri il lavoro delle guardie giurate! Lo denuncia una nota delle associazioni di vigilanza privata diretta al Ministero dell’Interno e all’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture.
Traendo spunto da due bandi di gara pubblici che affidano a portieri/receptionist anche attività “sensibili” (che la legge riserva in esclusiva ai dipendenti di Istituti di Vigilanza privata), la lettera invoca una maggiore attenzione nella compilazione dei capitolati di appalto – almeno da parte dell’interlocutore pubblico, visto che nel privato il dumping col portierato è ormai un fenomeno diffuso. Di seguito il testo della lettera e un’interessante intervista a Marco Stratta su appalti pubblici, vigilanza e illegalità.
