Decreto Rilancio: 600 euro anche agli addetti ai servizi di controllo

25 Mag 2020

di Ilaria Garaffoni
Il DL 19 maggio 2020 n. 34 ha finalmente inserito tra le categorie ammesse alle indennità per causa Covid-19 anche i lavoratori, fino ad allora esclusi, del settore “intermittente” che abbiano  svolto prestazione  lavorativa per  almeno 30 giornate  nel  periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020. Per questi lavoratori il Governo ha stanziato un contributo di 600 Euro. Soddisfazione per l’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria – AISS, FederTerziario ed UGL Sicurezza Civile, che vedono inclusi nel trattamento anche gli addetti ai servizi di controllo secondo la dizione del Decreto Maroni (ex buttafuori, per intenderci).

Aiutare le aziende del comparto sicurezza è tra le ragioni fondanti delle nostre organizzazioni – ha dichiarato il presidente Enbisit Franco Cecconi: “siamo quindi soddisfatti che le nostre considerazioni siano state accolte”.

“Molto ancora si può fare per la sicurezza privata – ha proseguito Cecconi – ed anche su questo abbiamo sollecitato il Ministero dell’Interno affinché intervenga con tempestività per regolare il mercato della gestione dei flussi adavanti ad attività commerciali, turistiche e balneari oltre che quella dei trasporti, utilizzando il personale attualmente fermo proveniente dalle agenzie in possesso di licenza di polizia ai sensi dell’art. 134 T.U.L.P.S., ed in particolare le figure degli Addetti ai Servizi di Controllo.
Allo stato attuale la mancanza di regolamentazione sta producendo un mercato di agenzie di servizi improvvisate e di associazioni di volontariato, con personale spesso privo di qualsiasi requisito professionale e/o morale. Lasciare il mercato in mano a questa tipologia di soggetti, impedendo alle agenzie riconosciute ed autorizzate di effettuare la gestione dei flussi e il contingentamento, può comportare notevoli problematiche di sicurezza”.

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