Gli investigatori privati al Governo: vogliamo il tesserino!

06 Feb 2012

di Ilaria Garaffoni

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ROMA – Dopo la vigilanza privata, anche le investigazioni private sollecitano il Governo a dare piena attuazione alla riforma della sicurezza privata, ed in particolare al DM capacità tecnicaFederpol chiede quindi al ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri che vengano rapidamente riattivate le procedure per realizzare il tesserino di riconoscimento degli Investigatori Privati. Questo fondamentale tassello della riforma rappresenta infatti l’unico strumento di riconoscibilità per gli operatori del settore ed un importante freno al diffuso fenomeno dell’abusivismo. Di seguito copincolliamo la lettera.

Al Ministro degli Interni
Prefetto ANNAMARIA CANCELLIERI

e p.c.
Al Sottosegretario Ministero Interni
Prefetto CARLO DE STEFANO

Al Direttore dell’Ufficio per l’Amministrazione
Generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Prefetto GIANFRANCO TOMAO

Oggetto: Tesserino di Riconoscimento degli Investigatori Privati.

Gentile Ministro,

mi permetta, innanzitutto, di porgerLe a nome della FEDERPOL – Federazione Italiana degli Istituti di Investigazione e Sicurezza, che rappresento, e mio personale, le congratulazioni per l’importante incarico al quale è stata chiamata. La sua conoscenza del territorio, delle problematiche che, nel quotidiano, assillano i Titolari di Autorizzazioni di Polizia, maturata, tra l’altro, negli anni ai vertici di importanti Prefetture, ci lascia ben sperare per il prosieguo della riforma della Sicurezza Privata che, come ben sa, cominciata con il D.P.R 153/2008, necessita ancora di importati passaggi per essere portata a termine.

Una riforma, ci piace sottolinearlo, che, forse per la prima volta, ha recepito le osservazioni e i desiderata delle parti sociali, coinvolte a pieno titolo nella “Commissione Consultiva Centrale” per l’attività di cui all’art. 134 T.U.L.P.S., e che è arrivata, dopo un serrato confronto, a disegnare un “Sistema della Sicurezza Privata” moderno ed aperto anche alle istanze Europee.

La riforma del 2008 prevedeva, come a Lei noto, alcuni adempimenti attuativi, primo fra tutti il Decreto Ministeriale in materia di capacità tecnica e qualità dei servizi di Vigilanza ed Investigazione Privata che, grazie, anche in questo caso, alla sinergia tra Amministrazione dell’Interno, altre amministrazioni pubbliche e parti sociali, ma, soprattutto, grazie al lavoro altamente Professionale svolto dai competenti Uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza – i cui funzionari hanno dimostrato una competenza ed un’abnegazione non comuni – il 1 dicembre 2010 ha visto la luce, realizzando una passo estremamente significativo in direzione della Professionalità degli Investigatori Privati.

Ma questo passo non è ancora completo e manca, anzi, di un tassello fondamentale per dare agli Investigatori Privati – diciamo pure al nuovo Investigatore Privato – quella riconoscibilità che è necessaria per poter svolgere adeguatamente la Professione: il Tesserino di Riconoscimento.
Tale tesserino, previsto dall’art. 254 del regolamento d’esecuzione T.U.L.P.S e che deve essere realizzato con Decreto Ministeriale, costituisce uno strumento fondamentale per rendere agli Investigatori Privati quella dignità professionale che meritano; ma, per essere uno strumento dal valore oggettivo, deve essere prodotto dallo Stato, non potendosi pensare ad una tessera prodotta in proprio, come accade per il tesserino degli addetti ai servizi di controllo nei locali di pubblico spettacolo.

Le chiedo quindi, Signor Ministro, a nome della Categoria che rappresento, di voler dare il necessario impulso affinché in “Commissione Consultiva Centrale” e, soprattutto, presso gli Uffici del Dipartimento della P.S. che seguono la problematica, si riattivino le procedure – che sappiamo essere state già intraprese – per arrivare alla realizzazione di questo indispensabile strumento operativo.

La Federpol dichiara, sin d’ora, la massima disponibilità a collaborare con l’Amministrazione, nell’interesse certamente della categoria ma anche, in definitiva, della sicurezza pubblica.

Nel ringraziarLa per l’attenzione che andrà a proferire, rimango in attesa di un Suo cortese sollecito riscontro.

Distinti Saluti

Torino 31 gennaio 2012

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