Vigilanza privata e portierato: quale indennità per lavoro notturno?

25 Giu 2012

di Ilaria Garaffoni

Carissimo Direttore,
svolgo attività di portierato presso un Istituto di Vigilanza Privata e vorrei delle spiegazioni sull’indennità notturna. L’indennità va pagata un tot per ogni notte che faccio?

Grazie
M.G.

Caro amico
ti faccio rispondere dal nostro mega esperto di CCNL della vigilanza privata, Giordano Lacasella.
Devo però premettere una cosa: www.vigilanzaprivataonline.com si occupa di vigilanza privata e dei contratti che afferiscono a tale attività, quindi i nostri esperti non hanno competenze specifiche anche per i contratti di portierato. Tanto premesso, passo la parola all’ormai mitico Giordano:

“La Circolare n. 8 del 3 marzo 2005, a firma del Ministero del lavoro, chiarisce che il lavoro notturno è tale se viene prestato in un periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino. Quindi il lavoro, per essere considerato notturno, deve essere svolto tra le 22 e le 5, o tra le 23 e le 6 ovvero tra le 24 e le 7.

Poichè il lavoratore svolge attività di portierato ed è dipendente di un Istituto di Vigilanza, immagino sia non decretato. Se gli applicano il CCNL della Vigilanza Privata, dovrà percepire l’indennità notturna per intero se il suo orario di lavoro ricade nel lasso orario 22/7.
Se invece gli applicano il contratto del portierato e se in quel contratto esiste un’indennità notturna, quest’ultima andrà corrisposta per intero se l’orario di lavoro comprende il periodo che va dalla mezzanotte alle cinque del mattino”.

Tutto chiaro?

Grazie per aver fatto sentire la tua voce obliqua!

Ilaria Garaffoni

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