Ribassi anomali nella Vigilanza Privata: intervista a KSM

17 Lug 2024

di Ilaria Garaffoni

Mentre le parti sociali cercano un accordo sull’una tantum, lo scorso 1° giugno chi svolge servizi di sicurezza privata (ex fiduciari) dovrebbe aver trovato in busta paga la prima tranche di aumento e, entro il 15 Luglio, la quattordicesima. Il tutto, però, mentre il ministero del Lavoro ancora non aggiorna le tabelle con il nuovo costo del lavoro e la committenza, sia pubblica che privata, fatica ad accettare i rincari. Ne abbiamo parlato con Filippo Basile, Azionista di KSM Group

Siamo giunti alle prime tranche di aumenti contrattuali, in particolare alla quattordicesima introdotta per gli operatori fiduciari dal rinnovo di febbraio: la committenza come reagisce? Sta accettando i rincari?

Una parte della committenza reagisce positivamente: considerato che la retribuzione degli operatori fiduciari è stata ritenuta al di sotto dei limiti della povertà dalla Procura milanese, un aumento sostanziale era oggettivamente prevedibile. C’è però anche chi sceglie di rivolgersi a realtà che non operano nel rispetto della contrattualistica di lavoro, assicurativa e previdenziale e che dunque possono offrire dei prezzi “drogati” ma sicuramente più vantaggiosi. Credo che occorra dar vita ad un codice deontologico che censuri drasticamente le imprese pirata e che consenta agli istituti sani di crescere. Viviamo un contesto di concorrenza sleale intollerabile, dove solo i big vengono (giustamente) controllati, ma una fetta importante di mercato è puro far west.

Essere leader pone sempre le imprese sotto la lente di ingrandimento…

La nostra leadership nel Meridione per quote di mercato e livelli occupazionali ci pone sotto una  lente di ingrandimento assolutamente legittima, che rientra nella nostra responsabilità aziendale e sociale sul territorio e che ci espone fisiologicamente ad un’intensa e giusta attività sindacale.
Ciò che non emerge con altrettanta forza, però, è che il mercato è costellato di imprese che operano ai limiti della legalità contrattuale e previdenziale, realtà verso le quali raramente vengono svolti controlli accurati, sporte denunce o elevate sanzioni. In un contesto simile, lavorare al Sud comincia a non essere più conveniente né sicuro. Chiediamo alle autorità di PS, all’Ispettorato del Lavoro e alle OOSS di censurare tali fenomeni, che per noi si traducono in concorrenza sleale e per i lavoratori significano completa incertezza lavorativa ed economica. Il rischio è che KSM sia costretta ad abbandonare questo mercato, nonostante i tanti anni di presenza e di successi, lasciando il meridione ad un destino di illegalità… 

…E in un contesto di mercato drogato, la politica pensa a imporre le norme UNI che qualificano i servizi fiduciari per partecipare alle gare e ad inquadrare anche questi servizi in una licenza di polizia…sono strategie utili?

Le ripeto: il tema non è né l’allargamento delle licenze di polizia ad altre fattispecie, né un obbligo di certificazione del personale fiduciario per partecipare alle gare pubbliche. Per carità, tutto può essere valutato e tutto può essere utile per distinguersi sul mercato purché a monte si parta da un sistema di competizione leale, dove tutte le imprese sul campo operano nel rispetto del CCNL e di tutto il resto. Purtroppo siamo lontani dall’obiettivo. Le faccio un esempio: in una recente gara per l’affidamento di servizi di vigilanza privata in un importante porto siciliano, la prima classificata ha apportato un ribasso del 17.81% sulla base d’asta. Cifre con le quali non si copre nemmeno il costo del lavoro (figurarsi se si può pensare ad un margine). Urge che le tabelle del costo del lavoro vengano aggiornate per fornire un riferimento numerico certo all’utenza finale. 

Il trasporto valori è sempre più oggetto di attacchi feroci: che succede?

E’ un momento estremamente complesso: abbiamo vissuto anni sfidanti sotto il profilo sanitario ed economico, guerre sempre più vicine a casa, un’inflazione pesantissima e la cessazione di un reddito di cittadinanza che qui al Sud dava a mangiare a non poche famiglie. In questo scenario, il crimine si sta muovendo con un’efferatezza mai vista e il nostro compito è tutelare il personale a tutti i costi. Serviranno quindi misure di sicurezza sempre più impegnative e sofisticate, che di necessità comporteranno nuovi costi. A rischio di ripetermi: serve maggiore attenzione e controllo da parte delle istituzioni e servono delle tabelle che includano anche i costi per la sicurezza. 

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