Rinnovo CCNL Vigilanza Privata e servizi fiduciari: si parla di soldi

04 Mar 2022

di Ilaria Garaffoni

Ancora trattative per il rinnovo del CCNL Vigilanza Privata e servizi fiduciari. Finalmente si parla di soldi. Il 1° e 2 marzo le Associazioni datoriali hanno parlato di un “aumento salariale – calcolato sull’attuale 4° livello delle Guardie Particolari Giurate – di € 90,00 distribuite nell’arco di una vigenza di 4 anni e € 100,00 per i Servizi Fiduciari e una disponibilità di “una tantum” di € 350,00 valevole solo per il personale della Vigilanza Privata, che costituisce un’apertura rispetto alle posizioni precedentemente espresse, ma da erogare in welfare” – si legge in un comunicato di Fisascat-CISL.

Chiarisce meglio i numeri Fisascat-CISL: “l’aumento andrebbe riparametrato per tutti gli altri livelli, considerando anche l’attuale base retributiva delle due sezioni (Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari) calibrandoli nel nuovo impianto di classificazione unica. L’impianto della proposta si strutturerebbe su una classificazione unica su 6 livelli, nella quale inserire dei sottolivelli (2 per i servizi di sicurezza e 2 per le GPG) che rappresenterebbero il percorso di inserimento al sesto livello per i Servizi di sicurezza, e al quarto per le Guardie Giurate. A titolo esemplificativo, il 6° livello a regime per i servizi di sicurezza si raggiungerebbe dopo un percorso di 24 mesi mentre, per le Guardie Particolari Giurate, identificate strutturalmente nel livello 4° livello di inquadramento, sarebbe previsto il raggiungimento dopo un percorso di 48 mesi. In questa nuova struttura, l’attuale livello F, incrementato dal corrispondente aumento economico, verrebbe superato nei primi 12 mesi di vigenza contrattuale e progressivamente si arriverebbe al superamento del livello E”.

Il sindacato commenta che sostanzialmente, al netto della “una tantum”, è stato confermato quanto già emerso nei precedenti incontri, sviluppando una proposta che era già stata respinta come inaccettabile sia dal punto di vista economico e della durata del CCNL (quasi cinque anni), sia dal punto di vista della necessità di recuperare il differenziale relativo al salario dei livelli di
inquadramento dei servizi di sicurezza, con il perdurare la presenza dei noti e conclamati problemi di insufficienza salariale.

Nonostante la distanza tra le posizioni, si è confermata la volontà di continuare a trattare i prossimi 18 e 21 marzo.

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