Nell’ultimo novembre nero, che ha visto anche la precettazione di alcune categorie di lavoratori per garantire le fasce di servizio minimo, la Commissione di Garanzia dello sciopero nei servizi pubblici essenziali ha cambiato idea sul trasporto valori, facendolo rientrare tra le attività strumentali “fornite a soggetti erogatori di servizi pubblici essenziali” (nel caso di specie, Poste e Banche). In sostanza, quindi, anche lo sciopero degli operatori del trasporto valori deve rispettare le regole e le procedure previste dalla Commissione di Garanzia per i servizi pubblici essenziali.
Il nuovo orientamento della Commissione nasce dall’esposto di un istituto di vigilanza privata contro uno sciopero indetto l’ultimo giorno del mese, ossia tipicamente nel giorno di consegna del denaro agli uffici postali destinato al ritiro delle pensioni. Un servizio ovviamente essenziale per lo stesso sostentamento di sempre più ampie fasce di popolazione.
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