Vigilanza Privata e alta tecnologia contro la paura: un talk show

18 Giu 2021

di Ilaria Garaffoni

In un’Italia che ormai ha paura di tutto, anche delle persone, e con una pandemia che ha posto la casa al centro della vita non solo familiare, ma anche lavorativa e scolastica, che ruolo può svolgere la vigilanza privata per fornire quella sicurezza che ormai è sempre meno percepita, al netto della minore consumazione di reati?

Ne hanno parlato Stefan Konrad Mendez, Managing Director di Verisure Italia; Roberta Rubbino, psicologa e psicoterapeuta dell’Istituto A.T. Beck; Luca Famiani, Segretario Generale Piùservizi e Presidente di Federsicurezza Centro; Anna Maria Domenici, Segretario Generale di UNIV e Michele Altomari, Vice-Direttore Operations di Verisure Italia, sotto la regia del giornalista Simone Cosimi, il 16 Giugno 2021 in un talk show in streaming intitolato “Home Security: Alta Sicurezza in Alta Definizione”.
Al centro del dibattito, il nuovo concetto di sicurezza emerso dalla pandemia e la casa come rifugio da custodire e proteggere con l’ausilio di tecnologie e uomini.

Come emerso dall’indagine Censis-Federsicurezza, infatti, nonostante il calo dei reati, gli italiani hanno sempre più paura e un intervistato su due vuole installare un allarme e considera essenziali telecamere di videosorveglianza e collegamento ad una Centrale Operativa. Verisure Italia, multinazionale n°1 in Europa e in Italia nel settore degli allarmi monitorati per residenze e attività commerciali, ha risposto a questo bisogno acquisendo Arlo e integrando le sue telecamere ad intelligenza artificiale all’interno del sistema di allarme Verisure collegato alla Centrale Operativa.

Del resto è proprio l’integrazione uomo-tecnologia la chiave per rispondere alle nuove e sempre più complesse richieste di sicurezza degli italiani: “la presenza fisica di un soggetto preposto a mantenere la sicurezza è fondamentale per ottenere un effetto deterrente, che si lega a doppio filo al tema di una sicurezza percepita che si fa ormai sempre più divaricata rispetto a quella reale” – ha affermato Anna Maria Domenici.

Per ripartire tenendo a mente la lezione del Covid, occorre oggi più che mai trovare un punto d’incontro tra uomini e tecnologie. Il focus ora è spostato sul residenziale: il lockdown ha trasformato la casa in un vero hub di connettività, servizi, lavoro e scuola che esige in primo luogo sicurezza” – ha chiosato Luca Famiani.

Anche per la psicoterapeuta Roberta Rubbino “sicurezza” è la parola chiave: “un furto in casa viola i nostri confini personali e genera paura, rabbia, frustrazione, tristezza per la perdita di oggetti di valore economico ed emotivo. La paura che l’evento si possa ripetere può generare una sintomatologia post-traumatica caratterizzata da pensieri intrusivi, ipervigilanza, attacchi di panico, fluttuazioni nel tono dell’umore e comportamenti compulsivi. Il supporto di un altro essere umano in situazioni di pericolo può essere prezioso, riducendo il senso di solitudine e vulnerabilità”.

Ed è proprio “il fattore umano, come quello offerto dalla nostra Centrale Operativa, a giocare un ruolo fondamentale in contesti di panico e di emergenza, soprattutto se supportato da strumenti tecnologici innovativi in grado di fare la differenza” – ha concluso Stefan Konrad Mendez, Managing Director di Verisure Italia. “Con l’acquisizione di Arlo da parte di Verisure, nasce una combinazione vincente non solo contro i furti, ma contro ogni pericolo per chi vive la propria casa”.

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