Vigilanza Privata: fondi per la formazione professionale

12 Giu 2019

di Ilaria Garaffoni

Quante imprese della vigilanza privata sanno di poter accedere a fondi per finanziare piani formativi aziendali, territoriali, settoriali ed individuali, personalizzando i percorsi in base ai fabbisogni individuati? Pochi, a giudicare dalle realtà che ad oggi godono delle opportunità offerte da Fondo For.Te.
Riprendiamo dal sito UNIV, per gentile concessione, estratti dell’intervista a Elenora Pisicchio, Direttore del Fondo For.te.

Identikit di Fondo For.Te.: cos’è, a chi si rivolge, come funziona, quali obiettivi si pone, che vantaggi porta.

For.Te. (Fondo Paritetico Interprofessionale nazionale per la formazione continua del Terziario) è un’associazione costituita dalle rappresentanze sindacali delle imprese e dei dipendenti che opera per la qualificazione professionale, lo sviluppo occupazionale e la competitività imprenditoriale. La sua missione è promuovere e finanziare piani formativi aziendali, territoriali, settoriali ed individuali. Ci distinguiamo soprattutto per l’assistenza personalizzata orientata alla soluzione dei problemi in fase di presentazione e di realizzazione dei piani formativi, per l’orientamento al miglioramento continuo e alla semplificazione, per l’osservanza delle regole, per la velocità nella valutazione delle richieste di finanziamento, per le procedure semplificate per i conti individuali aziendali e di gruppo, per l’erogazione tempestiva dei finanziamenti e per la possibilità di richiedere anticipazioni sul finanziamento accordato fino al 100% dell’importo.

Che tipo di finanziamenti offre il fondo For.Te per la formazione nella vigilanza privata?

For.Te. dà la possibilità alle aziende di definire i percorsi formativi sulla base dei fabbisogni aziendali, come fosse un abito su misura. Le aziende che hanno usufruito delle opportunità offerte dal Fondo, oltre alla comune attività di aggiornamento delle GPG, hanno scelto percorsi formativi su tematiche normative, tecniche (es. azioni di prevenzione e contrasto al crimine), privacy, sicurezza sul lavoro, trasporto valori, vigilanza aeroportuale, antiterrorismo.

Quanto è attivo il comparto della sicurezza privata nel presentare proposte e quanti progetti, in media, vengono ritenuti finanziabili?

La finanziabilità dei piani, nel caso si tratti degli avvisi emanati dal Fondo, dipende dalla qualità del progetto. Il settore non è in verità molto presente, ad eccezione del Conto Individuale Aziendale, al quale accedono le imprese di medie e grandi dimensioni. Sugli avvisi, al di là di qualche sperimentazione andata a buon fine promossa da Federsicurezza, sono ancora poche le aziende che hanno colto il vantaggio offerto dai Piani Territoriali/Settoriali, che consentirebbero di non avere carichi burocratici, ma di offrire ai dipendenti la formazione, anche di tipo obbligatorio.

Quanto rileva, a suo avviso, la formazione professionale, in termini di sviluppo occupazionale e crescita della competitività nel settore sicurezza?

Nel settore sicurezza l’aggiornamento e la qualificazione assumono un rilievo ancora più importante, in ordine alle normative che disciplinano le caratteristiche minime del progetto organizzativo e dei requisiti minimi di qualità degli istituti e dei servizi, nonché dei requisiti professionali e di capacità tecnica che comprendono l’aggiornamento professionale periodico delle Guardie Giurate. Credo sia proprio sul terreno della trasformazione organizzativa, professionale, della qualità dei servizi, dell’investimento nella formazione degli addetti, che si gioca la partita competitiva.

Come si aderisce al fondo For.Te?

Aderire è semplice e gratuito. Trattandosi di obbligo di Legge, tutte le aziende con almeno un dipendente versano mensilmente, attraverso l’UNIEMENS, lo 0,30%. Al fine di avere un ritorno in termini di opportunità formative per i propri dipendenti, l’azienda può invece scegliere di destinare il contributo ad uno dei Fondi Interprofessionali. Diversamente, il contributo viene rinviato automaticamente allo Stato. Per aderire a For.Te., basta indicare nella denuncia UNIEMENS il codice di adesione “FITE” nella sezione Posizione Contributiva, Denuncia Aziendale, Fondo Interprofessionale.

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