Vigilanza Privata vs. Assicurazioni: vince l’analisi predittiva?

13 Mar 2025

di Ilaria Garaffoni

Segreto di Pulcinella: la vigilanza privata non dà margine. C’è chi propone le tariffe di legalità 4.0 (cartello sui prezzi per tenere a galla i profitti), c’è chi dice che il mercato verrà cannibalizzato dai provider di consulenza a 360° modello Deloitte o dai facility provider che inglobano la sicurezza in un calderone di servizi che spazia dal food al gas. E c’è chi pensa che resteranno solo le aziende ad alta vocazione tecnologica e che la componente umana diventerà del tutto residuale. Sentite cosa pensa Marco Leoni sull’innovazione e il marketing nel settore sicurezza privata.


Il futuro della sicurezza privata è incerto e paradossale allo stesso tempo: da quanto si legge, aumenta infatti la domanda ma i profitti sono praticamente azzerati.

Una soluzione c’è, ma presenta un costo iniziale alto.
Chi per prima tra le major del settore si accollerà questi costi, vincerà. E si badi bene: non è più questione di se, ma di quando lo si dovrà fare, perché l’alternativa – allo stato – è consegnare il mercato globale della sicurezza a chi gestisce il rischio da sempre, ossia a fondi d’investimento specializzati in assicurazioni o private equity. Con l’utenza finale ad accollarsi tutti gli oneri, come accade già firmando qualsiasi polizza assicurativa.

Qualcuno è arrivato a pensare a soluzioni filosofiche (alias, ingegneria del marketing(1)), ma prima di questo è necessario pensare e agire per risolvere il problema dalle fondamenta.
L’idea deve essere il primo obiettivo, non il fare tanto per fare.

E allora, come trasformare un costo in un investimento per i clienti della sicurezza?

Più che filosofia, secondo me, serve la matematica.
Gli ingegneri ne masticano molta, ma qui parlo di matematici puri che aiutino gli ingegneri a sviluppare modelli di analisi predittiva, il vero santo Graal della sicurezza. Chi ci riuscirà, e lo farà per primo, sarà leader assoluto del mercato. Parlo di modeling(2) perché solo la ricerca nella matematica avanzata può vincere la concorrenza delle big-tech (che usano Big data e intelligenza artificiale generativa a gogo).

Le imprese della sicurezza devono incubare start-up e software house per trasformare l’attuale proposta ed adattarla alle sfide del 21° secolo. Centralizzando i costi, restando sempre più indipendenti dall’hardware e utilizzando le risorse umane solo laddove effettivamente servono.
In questo modo, saranno finalmente capaci di offrire alti rendimenti.

Ma occorre sbrigarsi perché i grandi gestori del rischio non resteranno a guardare ancora a lungo…

Massimo Leoni
ML Consulting São Paulo – Londra – Roma

(1)Attivare servizi e tool di marketing senza avere in mente una strategia è un’operazione inutile e controproducente. Prima di fare pubblicità servono analisi di mercato e verifiche (dal posizionamento del brand alla proposizione di valore, dalla struttura dell’offerta al pricing): in sostanza, serve fare marketing strategico prima di attivare il marketing operativo. Da lì si parla di ingegneria del Marketing, che individua le modalità comunicative più efficaci per promuovere i prodotti. Anche con ampio uso di intelligenza artificiale, ndR.

(2)La modellazione dei dati o data modeling è un processo di generazione di flussi di dati ottimizzati che garantisce una fonte unica di informazioni affidabili eliminando le ridondanze e storage.

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