Guardie giurate antipirateria marittima: formazione e armi vanno risolti subito

13 Ott 2020

di Ilaria Garaffoni

proroga-antipirateria-vigilanza-privataVi ricordate delle guardie giurate incaricate di svolgere servizi di antipirateria marittima, prorogate dopo infinite pressioni ad operare fino a Giugno 2021,  ma ancora orfane di corsi di formazione? Questo stallo rischia di lasciare le imprese italiane nuovamente al palo (per la gioia dei concorrenti esteri), se il ministero non attiverà rapidamente i corsi teorico-pratici per qualificare queste guardie. E sarebbe una storia che si ripete, visto che a luglio e agosto le gpg italiane che non avevano sostenuto l’esame (esame non praticabile causa Covid e sul quale si attendevano delle linee guida per le certificazioni che non sono mai arrivate) sono state infatti costrette a fermarsi. Ma anche le armi sono un problema da risolvere in fretta: la circolare del 9 dicembre 2019 fa infatti passare da un’autorizzazione a a validità biennale con comunicazione inviata di volta in volta 72 ore prima dell’inizio del servizio, ad una licenza con efficacia limitata allo svolgimento del servizio e che quindi dev’essere rilasciata ogni volta che si effettua un servizio. Risultato: gli istituti di vigilanza privata non riescono ad ottenere l’autorizzazione in tempo. Federsicurezza ha chiesto di ripristinare la circolare del Capo della Polizia del 19 ottobre 2013 (che prevedeva un’autorizzazione biennale da integrare, volta a volta, con un’e-mail all’autorità competente con le informazioni sul servizio): “una semplificazione che consentirebbe alle imprese di sicurezza italiane specializzate in servizi antipirateria di riprendersi un mercato che sta ormai passando in mani esclusivamente straniere” – dichiara il Presidente Luigi Gabriele. Quindi, Viminale: se ci sei, batti un colpo prima che il settore venga completamente cannibalizzato dalle società estere. In fondo si chiede solo di semplificare dei passaggi farraginosi e di far partire questi benedetti corsi di formazione (e vediamo se l’ordine del giorno al DDL di conversione del DL Agosto, accolto dal governo su istanza dell’On. Luca Frusone – M5S, sortirà qualche risultato almeno su quel fronte).

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