Torniamo a parlare di verifiche alla centrale operativa, alla luce della circolare del ministero dello Sviluppo Economico di cui già abbiamo scritto (clicca qui per leggere l’articolo), circolare che si rifà al DM capacità tecnica. Ma se finora ci siamo concentrati sul costo delle verifiche (ennesimo balzello a carico degli istituti, che per giunta pone di fatto i controllori al soldo dei controllandi), affrontiamo ora l’aspetto della circolare che più dovrebbe inquietare, ossia il fatto che nei prossimi mesi tutti gli istituti di vigilanza privata saranno ispezionati. Le ispezioni verteranno sulla rispondenza delle centrali operative ai requisiti dell’allegato E del DM 260/2010, con particolare riguardo alle infrastrutture di telecomunicazione.
Ora, noi siamo certi che tutti siano perfettamente in regola con le autorizzazioni per i ponti radio, ma il pensiero va a chi, nel corso degli anni, si fosse scordato di chiedere l’adeguamento delle autorizzazioni (per esempio all’effettivo numero di postazioni radio mobili e portatili, o di radioallarmi collegati, o a variazioni del raggio di copertura, della collocazione dei ponti etc).
O pensiamo a chi fosse sfuggito che già nel 1998 un decreto del Ministero delle Comunicazioni (DM 349 del 12 giugno 1998,)
Clicca qui per scaricare il D.M. 349 del 12 giugno 1998
imponeva di dismettere tutte le radio (postazioni di base, mobili, portatili, radioallarmi mono e bidirezionali etc.) che non fossero a norme ETSI e con passo di canalizzazione a 12,5 KHz al posto dei 25 KHz della precedente normativa.
Ebbene, per chi fosse stato vittima di una di queste sviste, i costi dell’adeguamento potrebbero superare di gran lunga gli spiccioli del costo delle verifiche. Occhio.
Per avere un quadro complessivo delle nuove prescrizioni imposte dal DM capacità tecnica sul fronte delle dotazioni tecnologiche, leggete anche questa intervista.
