Vigilanza Privata: security manager obbligatorio per le ASL laziali

25 Ago 2020

di Ilaria Garaffoni

Gli ospedali sono spesso campo di battaglia per gli operatori sanitari e le guardie giurate. Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato una mozione che impone l’istituzione della figura del security manager presso le infrastrutture ospedaliere regionali pubbliche e private. Il security manager seguirà le pratiche di gestione e controllo di tutte le fonti di rischio, delle tecnologie di safety e di security e di tutti i servizi di vigilanza privata e sicurezza fiduciaria.

La mozione, avanzata su impulso di Fratelli d’Italia, rammenta che sanità pubblica, ospedali e reti di servizi e interconnessione al supporto del servizio sanitario pubblico sono da considerarsi infrastrutture critiche. E visti gli innumerevoli fatti di cronaca in danno delle strutture e degli operatori sanitari, come pure dei pazienti e della guardie giurate, l’istituzione di un manager della security conforme alla norma UNI 10459:2017 all’interno di queste strutture è ormai irrinunciabile.

“La figura del Security Manager va a colmare quella lacuna evidenziata in maniera drammatica dall’epidemia di Covid19, quando in situazioni di grave criticità sono state poste in essere frettolosamente (per ragioni indipendenti dalla volontà delle Direzioni Generali) procedure sostenute solo dalla buone intenzioni” – dichiara il Consigliere firmatario della mozione, Giancarlo Righini.

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