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Rinnovo del CCNL della vigilanza privata: aria di crisi

Rinnovo del CCNL della vigilanza privata: aria di crisi

lettera oossIl CCNL della vigilanza privata è scaduto due anni fa e le trattative per il rinnovo sono ripartite il 1° aprile dello scorso anno.
Un pesce d’aprile particolarmente indigesto per la base, già esasperata sul fronte salariale e vieppiù amareggiata dall’avvio della trattativa con piattaforme separate. Poiché con l’accordo separato (siglato da Governo, Cisl e Uil) il CCNL è diventato di fatto un contratto “di regole”, mentre la parte economica si giocherà sui contratti territoriali (bah), i temi più scottanti sul piatto sono ora la regolamentazione del cambio d’appalto e la definizione delle figure professionali “bordeline” (portieri, receptionist & co.) Ma qual è lo stato di avanzamento lavori al tavolo di trattativa? Come si profilano le relazioni fra le parti sociali? E quelle tra le diverse organizzazioni?

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Vigilanza privata, servizi disarmati e portierato

Vigilanza privata, servizi disarmati e portierato

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Ne parliamo con Angela Vagni, Presidente di Anisi

Come è nata Anisi? A quali figure si riferisce e con quali obiettivi?

Anisi nasce dalla volontà di alcune aziende operanti nel settore dei servizi integrati che hanno ritenuto necessario creare un‘associazione di categoria forte per veder rappresentati gli interessi degli operatori ad ogni livello istituzionale. L’associazione ha il compito di associare tutte le aziende che operano nel mondo dei servizi integrati e fiduciari in genere. Per intenderci: tutte le aziende che svolgono servizi di portierato, custodia, reception, antincendio, insomma tutti quei servizi che da oltre 15 anni vedono una sempre maggior terziarizzazione ad opera di aziende ed enti pubblici.
L’associazione, che si inserisce come rappresentante di un intero settore specialistico all’interno di Federsicurezza, intende dare rappresentatività ad un comparto che oggi rappresenta oltre 70.000 addetti; per fare questo ha come primo scopo la redazione del primo vero contratto di categoria, a cui ovviamente seguiranno poi tutte le attività istituzionali per consentire un pieno riconoscimento delle attività svolte dalle aziende associate.

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Buttafuori in guanti bianchi

Buttafuori in guanti bianchi

butt-disotecaHo più di 18 anni, sono sana come un pesce, mai fatto uso di alcool o droghe, non sono daltonica, sono incensurata e posso accedere allo stadio, non mi interessano associazioni o gruppi politici e ho un diploma di scuola media inferiore. Inoltre mi piace far tardi in discoteca.
Se non fosse per i muscoli, sarei perfetta per fare la buttafuori. Una volta superato il corso di formazione ed una volta iscritta nell’elenco professionale, s’intende.

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Al via le trattative per il rinnovo del CCNL

Si è aperta il 26 ottobre la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale della Vigilanza privata, scaduto ormai da quasi un anno.
Obbiettivo di tutti, sia delle organizzazioni sindacali che delle parti sociali, è essere concreti e veloci, anche se al tavolo ci si è presentati con tre piattaforme separate. Nonostante la partenza, però l’intento della Filcams Cgil Nazionale è quello di arrivare, per quanto possibile, ad una sintesi unitaria, come spiega il segretario nazionale Maurizio Scarpa: “Quello che non è stato fatto in partenza, speriamo si riesca a recuperare durante il negoziato. Abbiamo presentato, infatti, una piattaforma che ripropone il quadro condiviso prima che ci fosse l’accordo separato sul modello contrattuale che la Cgil non ha siglato.”

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Formazione in bianco. E le guardie vanno a morire.

Formazione in bianco. E le guardie vanno a morire.

formazione in bianco

Una firma in bianco apposta su un registro.
In certi casi – nemmeno troppo rari, secondo un’indagine Themis ancora attuale – la formazione obbligatoria delle guardie giurate si risolve in questo.
E non c’è troppo da sorprendersi, visto che per oltre 70 anni “saper leggere e scrivere” è stato il requisito culturale necessario, e sufficiente, per ottenere l’autorizzazione a svolgere l’attività di gpg.
Col risultato che alle guardie è da sempre appioppato l’odioso epiteto di “operai con pistola”.

Ma con il DL 8 aprile 2008 n. 59 si è finalmente messo nero su bianco che le guardie particolari giurate rivestono la qualifica di incaricato di pubblico servizio e che starà al Ministero dell’Interno, attraverso la Commissione Consultiva Centrale, individuare con decreto i requisiti minimi professionali e di formazione delle guardie.

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