Vigilanza Privata in sofferenza: nel 2012 i margini hanno perso 17 punti

21 Nov 2013

di Ilaria Garaffoni

ricerca Assiv/Clarium su andamento 2010-2012 e CIGROMA – Che fossimo messi male già lo sapevamo, ma forse non immaginavano quanto fossimo messi male. Nell’ultimo triennio nel comparto della vigilanza privata sono calati margini e redditività: (anche perchè i clienti esigono sconti ai limiti della sopravvivenza aziendale e allungano sempre di più i tempi del pagamento) e ovviamente è cresciuto il ricorso alla cassa integrazione. Il picco negativo si è registrato nel 2012, con le peggiori performance del triennio.

Questa è la fotografia della vigilanza privata che emerge da una ricerca presentata ieri durante l’Assemblea annuale dell’ASSIV.
L’analisi del conto economico aggregato di settore, dopo un lieve miglioramento tra 2010 e 2011, mostra infatti un netto peggioramento nel 2012 sia per i margini operativi (Ebitda), scesi del -17,5%, sia in termini di redditività, con l’utile netto aggregato sceso del -133,7% rispetto al 2011. Dai dati emerge poi una maggiore difficoltà finanziaria delle aziende del comparto, evidenziata da un aumento del peso dei crediti commerciali, che nel 2012 hanno inciso per il 44% sull’attivo patrimoniale e sono cresciuti del 23% sul 2011, a fronte di un andamento quasi stabile del valore della produzione. In calo risultano anche le tariffe orarie applicate ai clienti in fase di rinnovo di contratto. Nel 2011 gli sconti concessi ai clienti sono stati in media del -6,81% rispetto al precedente contratto, con una punta del -37,5% rilevata nel campione esaminato. I tutti i casi allo studio, inoltre, le nuove tariffe applicate risultano inferiori al costo medio del personale previsto dal contratto nazionale di lavoro vigente nel 2011.
Un aspetto drammatico e da analizzare attentamente.
L’andamento negativo dei conti delle aziende si è ovviamente riflesso sul gettito fiscale a favore dello Stato, che nel 2011 si è contratto del 47% e non è stato sufficiente nemmeno per coprire il costo del ricorso alla CIG nello stesso anno.
A proposito di ammortizzatori sociali, la ricerca evidenzia anche un incremento del ricorso alla CIG straordinaria e in deroga ad un tasso costante del 32,41% nel triennio 2010-2012, per un totale di 4,7 milioni di ore, concentrate per il 64% nell’Italia meridionale. Il ricorso maggiore agli ammortizzatori sociali è stato registrato nel 2012, con oltre 2,2 milioni di ore di cassa integrazione.

Clicca qui per scaricare Ricerca Assiv/Clarium sul trend e l’uso di ammortizzatori sociali nella vigilanza privata (2010-2012)

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